venerdì 22 settembre 2017

Resine termoplastiche e termoindurenti

Trova più Materia Plastica. La prima è che molte resine termoplastiche presentano una maggiore resistenza all’urto di compositi termoindurenti comparabili. In alcuni casi, la differenza è di ben volte la resistenza agli urti. L’altro grande vantaggio di compositi termoplastici è la riforma capacità.


Le resine melamminiche sono resine sintetiche termoindurenti incolori, inodore, resistenti agli agenti chimici ed all’acqua, dotate di resistenza all’abrasione ed al calore e trasparenti alle radiazioni luminose.

Si usano per produrre formica, l’arborite, i mobili, i piatti, le colle e le vernici. La principale distinzione che viene fatta è quella tra le resine termoplastiche e quelle termoindurenti. Incolore, inodore, resistente all’acqua ed agli agenti chimici, all’abrasione ed al calore e dotate di notevole trasparenza alle radiazioni luminose. Resine termoindurenti. Diventano permanentemente duri nel processo di formatura e se riscaldati successivamente non rammolliscono.


I polimeri termoindurenti vengono usati come materiali da stampaggio, nel settore degli adesivi, in quello delle vernici e degli smalti e trovano utilizzo come isolanti degli aerei. Frai polimeri termoindurenti più noti ci sono le resine epossidiche , la maggior parte dei poliuretani (PU), la bakelite , le resine di melammina , etc. A differenza della plastica termoplastica, la plastica termoindurente può resistere alle alte temperature senza perdere la sua rigidità.

Il gruppo di queste resine ha la caratteristica di formare legami tridimensionali tra i monomeri di partenza, la reazione irreversibile che indurisce queste resine avviene con l’aumento di temperatura, spesso con l’aggiunta di catalizzatori di indurimento. Esistono due tipi principali di resina utilizzati nella produzione di materiali compositi: termoindurente e termoplastica. La distinzione principale tra le resine è quella in resine termoplastiche e resine termoindurenti. Le resine termoplastiche , attraverso il calore, possono essere fuse.


Durante questo processo, il materiale non subisce trasformazioni da un punto di vista chimico ma solo da un punto di vista meccanico. STAMPI E STAMPAGGIO RESINE TERMOPLASTICHE E TERMOINDURENTI. Da anni specialisti nel settore dello stampaggio a iniezione di materiali termoplastici e termoindurenti. PRODOTTI Valpolymer è proiettata nello sviluppo e nella ricerca di soluzioni tecniche negli elastomeri poliuretanici, siliconici ed epossidici. Una nuova famiglia di resine termoindurenti riciclabili più volte senza scadimento delle proprietà è stata messa a punto nei laboratori statunitensi dell’IBM Almaden Research Center.


I risultati della ricerca, pubblicati su Science, potrebbero mandare in soffitta la tradizionale distinzione tra termoplastiche e termondurenti, che vede le seconde non rigenerabili una volta indurite e. Possono pertanto essere forgiate in qualsiasi forma usando tecniche quali lo stampaggio ad iniezione e l’estrusione. I termoindurenti o resine sono un gruppo di materie plastiche che, dopo una fase iniziale. Per questi motivi sono adatti a tale processo materiali quali i polimeri di alto peso.


Le materie plastiche, e in particolare le termoplastiche, sono sensibili alle. Polimero (per es. il polietilene, le resine acriliche, le resine viniliche) che ha la proprietà di acquistare plasticità sotto l’azione del calore. Sono resine termoindurenti che resistono bene agli agenti fisico chimici.

Si usano ampliamente nella produzione di apparecchi igienico sanitari, colle, vernici e nella fabbricazione dei laminati plastici, il più diffuso dei quali è la formica. Si presentano come liquido e l’indurimento avviene attraverso catalizzatori e attivatori che aumentano la temperatura e creano il reticolo. Lavorazioni delle resine termoindurenti e termoplastiche.


Plastiche acriliche (polimetilmetacrilati, PMMA). Contrariamente alle resine termoplastiche, quindi, non presentano la possibilità di subire numerosi processi di formatura durante il loro utilizzo. Per l’applicazione come matrice è possibile utilizzare tutte le materie termoplastiche e le materie plastiche termoindurenti di leggera fluidità, inclusi gli elastomeri e le dispersioni. Le materie termoplastiche principalmente utilizzate sono, oltre al PC, PS e PE, il polipropilene (PP) e il poliammide (PA). Questa tecnologia prevede l’iniezione di resine termoindurenti o termoplastiche portate ad alta temperatura in un mandrino cavo preriscaldato, l’eventuale miscelazione con altri componenti e il successivo raffreddamento in uno stampo finale garantisce la forma del pezzo.


Le resine – tipologie Sostanzialmente le resine si suddividono in due tipologie: quelle termoplastiche, dove troviamo le polipropilene, poliammidi, polisoflati, polietere-eterechetone e quelle termoindurenti, come le epossidiche, poliesteri, vinilestere, fenoliche e via dicendo. Le farine di legno, opportunamente miscelate da La. Est con polimeri e resine termoindurenti e termoplastiche, danno vita a materiali innovativi, ecologici e riciclabili, utilizzabili nell’edilizia, nell’automotive, nel decking e nello stampaggio industriale. La resina più usata e meglio conosciuta è quella al poliestere che si utilizza come componente delle vernici e nella realizzazione della vetroresina o P. I polimeri più versatili possono essere generalmente divisi in tre gruppi principali: termoplastici , elastomeri e termoindurenti. Generalmente i polimeri termoplastici non.


Tra le materie plastiche termoindurenti si impiegano di preferenza le resine epossidiche (EP) sia per le loro straordinarie proprietà meccaniche ed elettriche sia per le ottime proprietà di reticolazione, ma anche le resine poliestere , siliconiche o viniliche.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.